Per la modifica della proposta di decreto sul solare fotovoltaico
- ASPO Italia
- Closed on
- Target:
- Ministero dell Sviluppo Economico, Ministero dell'Ambiente
- Region:
- Italy
- Website:
- www.aspoitalia.net
Ringraziamo tutti coloro che hanno aderito alla petizione sul fotovoltaico, ben 632 in poco più di un mese, a conferma di un grande interesse verso la promozione delle energie rinnovabili in Italia. Purtroppo, le nostre richieste sono state accolte solo in minima parte. Gli unici impianti che con il nuovo decreto accedono a un’incentivazione più elevata della precedente sono quelli realizzati sui tetti, in particolare attraverso l’integrazione perfetta nella copertura, ad esempio sostituendo le tegole con i pannelli solari. Gli impianti costruiti al suolo prendono tariffe nettamente inferiori alle attuali, tali da rendere l’investimento non conveniente o al limite della convenienza. Quindi questi tipi d’impianto, che consentirebbero di accrescere più rapidamente la potenza installata, e raggiungere le economie di scala necessarie per la riduzione dei prezzi del mercato fotovoltaico, gradualmente non verranno più realizzati. Infine, permane anche nel nuovo decreto, il grave limite del mancato aggiornamento delle tariffe incentivanti all’andamento del costo della vita, in quanto le stesse tariffe rimangono costanti nei vent’anni di applicazione.
Per questi motivi, pensiamo che la previsione contenuta nel nuovo decreto di un limite alla potenza totale installata di 3000 MW entro il 2016, risulterà difficilmente raggiungibile e, probabilmente, il legislatore dovrà di nuovo adeguare il meccanismo di incentivazione.
Siamo venuti a conoscenza del testo, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, di una proposta di decreto (di seguito proposta) che modifica radicalmente l’attuale normativa a sostegno della tecnologia solare fotovoltaica. Siamo molto preoccupati in particolare, della previsione che rischia di bloccare la crescita del fotovoltaico nel nostro paese, cioè l’entità dell’incentivazione economica riconosciuta all’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici.
I valori delle tariffe incentivanti contenuti nella proposta sono tutti inferiori a quelli definiti dal decreto vigente, compresi quelli relativi agli impianti di potenza inferiore che, nell’intento degli estensori, dovrebbero invece essere maggiormente agevolati.
Se questi valori venissero approvati, il VAN (Valore Attuale Netto), cioè il guadagno netto attualizzato per l’investitore sarebbe inferiore o vicino a zero, e il tempo di ritorno dell'investimento superiore al tempo di vita dell'impianto (25-30 anni), rendendo quindi privo di convenienza economica l’investimento stesso. In altre parole, in un paradossale ribaltamento semantico, le tariffe incentivanti si trasformerebbero inopinatamente in tariffe disincentivanti.
Considerato che l’attuale governo di centro-sinistra ha chiaramente individuato tra i propri obiettivi la diffusione delle fonti rinnovabili e il rispetto del Protocollo di Kyoto, chiediamo che il Ministro dello Sviluppo Economico e quello dell’Ambiente, non assumano decisioni che ostacolino il processo già avviato di diffusione delle installazioni fotovoltaiche in Italia.
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Nota:
Per aderire alla presente petizione si richiede: essere associazioni o cittadini italiani.
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L’analisi dei fattori critici dell’attuale normativa di incentivazione del solare fotovoltaico in Italia ci porta ad individuare le seguenti proposte di modifica a nostro parere necessarie per dare maggiori certezze e prospettive al mercato:
1. Eliminare l’attuale tetto di potenza pari a 1 MW.
2. Aumentare del 10% le attuali tariffe incentivanti e, per gli impianti di potenza superiore ai 50 KW, eliminare il meccanismo di gara al ribasso.
3. Prevedere un meccanismo automatico di adeguamento periodico delle tariffe incentivanti concesse nel ventennio di applicazione che tenga conto della variazione del costo della vita.
4. Prevedere espressamente forme di detrazione fiscale, attualmente non certe, per gli impianti di potenza superiore ai 20 KW, al fine di compensare le spese derivanti dal pagamento dell’Irpef sui ricavi ottenuti dalla produzione di energia elettrica.
5. Individuare strumenti normativi ed economici che favoriscano l’accesso a forme di credito agevolato per la realizzazione degli impianti.
6. Informare le norme sul conto energia al principio per cui è superflua (e ostacolante) ogni prescrizione tecnica per le parti a monte dell'inverter perchè la sovvenzione pubblica paga solo la quantità di energia prodotta e non la qualità dell'impianto produttore, pagata esclusivamente da fondi privati.
The Per la modifica della proposta di decreto sul solare fotovoltaico petition to Ministero dell Sviluppo Economico, Ministero dell'Ambiente was written by ASPO Italia and is in the category Environment at GoPetition.