Scouts For Myanmar

La Comunità Internazionale, dopo l’iniziale interessamento globale dell’intera società civile, ora non si fa più sentire. I media non trasmettono più le affannose e coraggiose richieste d’aiuto che da quel lontano Paese in quei tremendi giorni han occupato le prime pagine di tutti i giornali e le notizie di testa dei maggiori telegiornali.

In un Mondo frenetico e sempre di corsa noi vogliamo lanciare il nostro appello per non dimenticare la tremenda situazione che vige in quel Paese che ostenta un’inesistente stabilità politica, un Paese che grazie ai più disparati interessi rischia di non vedere mutata la tremenda situazione in cui versa: un Paese in cui la possibilità di ostentare il proprio pensiero non è un Paese libero, un Paese in cui uno dei propri maggiori rappresentanti politici è rinchiuso è un Paese oppresso.

Questa più che una petizione vuole essere una richiesta a tutte quelle persone che, in virtù dei valori di pace e fratellanza tra i popoli, chiede e pretende una presa di posizione forte e decisa in merito a questa vicenda da parte della Comunità Internazionale: è per questo che chiediamo a tutti gli Stati Sovrani di far pressioni presso il Consiglio delle Nazioni Unite per spingere ad abbattere quelle resistenze politco-economiche che finora non han agevolato una decisa reazione da parte dell’intera Umanità, attraverso le proprie Alte rappresentanze, contro la dittatura presente nell’ex-Birmania.

Per “lasciare un mondo migliore di come l’abbiamo trovato” non dimentichiamoci di ciò che sta succedendo, non dimentichiamoci di come quelle persone han sfidato la morte scendendo in piazza contro l’opprimente dittatura che li comanda, chiediamo la libertà per il Popolo birmano, chiediamo libere elezioni per uno Stato da troppi anni oppresso, rinchiuso e sofferente.